Non mi avete fatto niente by Fabrizio Corona

autore:Fabrizio Corona [Corona, Fabrizio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: MONDADORI ELECTA
pubblicato: 2019-01-21T16:00:00+00:00

Nina

Il mio rapporto con Nina è ricominciato grazie a mio figlio Carlos. La scorsa estate gli ho proposto di fare un viaggio coast to coast da Milano alla Puglia. Lui mi ha risposto: «Papà, sono molto, molto contento di venire in vacanza con te, però ti chiedo un favore, mi piacerebbe che i giorni del mio compleanno potesse venire anche la mamma».

Ora, facendo un passo indietro, confesso che Nina e io non ci parlavamo da moltissimo tempo, ma soprattutto era tantissimo tempo che non passavamo una vacanza tutti insieme, almeno dieci anni. Questo sia per le mie carcerazioni, sia per i problemi di saluti di Nina, che le sono costati la perdita dell’affidamento di nostro figlio. Infatti dopo due episodi gravi, a distanza di tre settimana l’uno dall’altro – la rissa con sua madre Vranka, per cui è dovuta intervenire la polizia, e la lite furiosa con me durante l’orario di visita al carcere di Opera –, e il conseguente intervento dei servizi sociali, Carlos è stato affidato a mia madre.

Quando, all’inizio del 2015, sono uscito di prigione, lui stava spessissimo da me. Come ho detto, non c’era assolutamente alcun tipo di rapporto fra me e Nina, non ci eravamo più visti, eccetto il giorno del quattordicesimo compleanno di nostro figlio, nell’agosto del 2016 – anche in quel caso Carlos aveva chiesto che ci fosse anche la madre –, trascorso a Milano, in un locale famoso, riunendo le famiglie – Nina era con il suo fidanzato Luigi Mario Favoloso. Lo ricordo come un compleanno molto triste e molto nervoso.

Sono passati altri due anni, in cui lei ha visto pochissimo il bambino. Due anni allucinanti, durante i quali Nina ha sofferto da morire perché aveva la possibilità di vedere Carlos solo due volte al mese, per un’ora, in presenza dei servizi sociali.

Poi, la scorsa estate, passando tantissimo tempo con me, Carlos ha incominciato a sentirsi meglio, perché la mia ultima uscita dal carcere è coincisa con la sua maturazione sia mentale che fisica: da ragazzino è diventato adulto. Così ha trovato più sicurezza in se stesso e ha espresso il desiderio di aiutare la madre a recuperare il rapporto con me, perché sapeva che lei soffriva tantissimo di questa separazione.

E qui torniamo al viaggio in Puglia, una tappa forzata, visti i divieti a recarmi in località più mondane per i mie affari. Nina ci ha raggiunto in aereo, nonostante l’ordine dei giudici. Come sempre, per me non ci sono regole, soprattutto quando ragiono col cuore.

Nina doveva restare un paio di giorni e alla fine è rimasta tutta la vacanza. E, posso dirlo, siamo stati davvero benissimo insieme, per la felicità di nostro figlio. Il giorno del suo compleanno l’abbiamo passato festeggiando tutto il tempo. Carlos ha fatto persino un discorso, in cui ha detto che quel compleanno, il sedicesimo, è stato il più bello della sua vita, perché dopo vari anni travagliati, una serie di peripezie e tutto quello che è successo, finalmente avevamo una serenità che sperava potesse durare a lungo.

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